INTELLIGENZA EMOTIVA NEL LAVORO


"L'intelligenza è praticamente inutile a colui che possiede solo quella".
Alexis Carrell



Se ci dovessero chiedere di elencare i fattori che portano un individuo ad avere successo nella vita in genere, e sul lavoro in particolare, probabilmente ai primi posti della lista metteremmo un'intelligenza vivace, una carriera scolastica brillante, precise competenze professionali e, probabilmente, alcuni fattori legati alla sorte, come ad esempio il far parte di una classe sociale abbiente, l'avere un aspetto fisico avvenente e l'essersi imbattuto in circostanze fortuite del tutto favorevoli.
Tutto vero, ma non basta. Pensiamo ad esempio ad una persona con una straordinaria intelligenza, brillante dal punto di vista accademico, competente sul piano lavorativo, ma arrogante, irascibile, incapace di trattare con le altre persone e di gestire le proprie emozioni: nonostante le sue competenze professionali e la sua intelligenza, non siamo affatto sicuri che avrà successo nella sua carriera professionale. Da questo punto di vista possiamo dire che, se per accedere ad una determinata professione spesso appaiono prerequisiti importanti l'essere qualificati come persone intelligenti, avere un titolo di studio conseguito a pieni voti, mettere in campo una competenza professionale di prim'ordine, per mantenere e facilitare una carriera lavorativa sono necessarie anche altre caratteristiche.
Tra queste caratteristiche rientrano ad esempio:
• la capacità di motivare se stessi e di continuare a perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni;
• la capacità di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione;
• la capacità di modulare i propri stati d'animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare;
• la capacità di essere empatici e di sperare.
Più in generale, alla base dell'intelligenza emotiva ci sono due grosse competenze:
• una competenza personale , legata al modo in cui controlliamo noi stessi
• una competenza sociale , legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri.
Entrambe le competenze sono caratterizzate da abilità specifiche. In particolare, alla base della competenza personale troviamo la consapevolezza, la padronanza di sé e la motivazione; alla base della competenza sociale troviamo invece l'empatia e le abilità nelle relazioni interpersonali.
COMUNICARE CON IL CUORE …
Quando avrò imparato a conoscermi e a comunicare con intelligenza emotiva, sarò veramente padrone dei miei pensieri, delle mie emozioni, delle mie scelte, del mio comportamento e della mia vita.
Sarò in grado di riconoscere e accettare i miei limiti e i miei punti di forza insieme alla mia energia vitale, che mi renderà capace di pensare rapidamente e di agire con calma senza inutile ansia e tensioni, perché sentirò il mio corpo leggero e rilassato e la mia mente serena, lucida e scattante.
Questa profonda consapevolezza mi darà la forza e il coraggio di credere in me e di andare avanti, di amare la vita e di sentirmi veramente libero, in pace con me stesso e in piena armonia con l'universo.
So che questo è possibile, può accadere già oggi… semplicemente perché lo voglio!
Bibliografia:Daniel Goleman,Intelligenza Emotiva,Milano,Rizzoli,1997.