La felicità è come quando si inghiotte improvvisamente uno spicchio splendente di sole nel pomeriggio"
Katherine Mansfield
Di Simona Giulietti
Il sole e l’avvicinarsi della bella stagione danno nuove energie allo spirito e alla mente. Ritornano le forze e si affrontano le giornate con un vigore non paragonabile a quello invernale. La ragione è che la luce ha un effetto terapeutico sui disturbi affettivi stagionali o SAD (seasonal affective disorders) e altri disordini depressivi; ma la luce ha anche effetto su chi, pur non soffrendo di particolari patologie, risente semplicemente del risveglio della natura e anche degli ormoni. Lo ha confermato uno studio commissionato dall’American Psychiatric Association e condotto da Robert Golden, psichiatra della University of North Carolina alla Chapel Hill School of Medicine. I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista American Journal of Psychiatry.
I disturbi affettivi stagionali o SAD (seasonal affective disorders) rappresentano un profilo clinico codificato, riportato nei manuali di psichiatria di tutto il mondo. La forma più nota di SAD è la “winter depression”, la depressione invernale. Questo disturbo colpirebbe periodicamente, ogni inizio d’autunno, il 2-3 per cento della popolazione adulta europea con punte più alte nei paesi scandinavi, e quattro volte di più le donne che non gli uomini. Si manifesta con ipersonnia (ossia un disturbo del sonno che si manifesta con una sonnolenza eccessiva che persiste almeno per un mese), abbassamento del tono dell’umore, stimolo dell’appetito con conseguente aumento di peso, perdita di piacere, rallentamento psicomotorio, scarsa concentrazione.
Lo studio osservazionale e retrospettivo ha riguardato la revisione di circa 173 lavori pubblicati dal 1984 sino ad oggi e che hanno coinvolto un totale di circa mille pazienti di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Secondo i dati estrapolati da questi lavori esiste una correlazione tra la luce e il miglioramento dei sintomi dei soggetti affetti da SAD. In particolare in primavera o in estate, stagioni in cui la durata del periodo di luce è maggiore, i sintomi sono fortemente attenuati. La ragione biologica di questo dato non è completamente chiara: sicuramente uno dei fattori che contribuisce al risveglio dei sensi e della positività e il miglior funzionamento del sistema adrenergico.
Fonte: Golden et al The efficacy of light therapy in the treatment of mood disorders: a review and meta-analysis of the evidence. Am J Psychiatry 2005;162(4):656-62