I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
Pablo Picasso
Tanto tempo fa, ma non e' una fiaba, in una certa fabbrica gli operai si lamentavano con il padrone per il freddo che sentivano nel locale mensa, un locale che aveva le pareti imbiancate con un tono di blu, e chiedevano di aumentare il riscaldamento; il padrone, non essendo di questa idea, fece invece dipingere le pareti con un tono di arancio: il risultato fu che non solo gli operai non avvertivano piu' il freddo, ma addirittura venne abbassato il riscaldamento.
Mi sembra una storia abbastanza convincente per capire quanto il colore puo' influire sull'umore degli uomini.
A grandi linee, noi viviamo in un mondo dove inconsciamente, il colore ha una sua collocazione ben precisa: questo fin dall'antichita', perche' da sempre a ogni colore era abbinato un significato: ad esempio il rosso e' sinonimo di passione e forza, il giallo e' vitalita', il blu tranquillita'.
Certamente l'esperienza delle piccole cose di ogni giorno ci dice quanto il colore influisca sul nostro stato d'animo: basta pensare, ai colori del semaforo, per cui il verde, colore che sta a meta' tra il freddo e il caldo, quindi di equilibrio, e' usato come segnale di via libera, mentre il rosso, colore decisamente caldo, stimola maggiormente la nostra attenzione e ci segnala un pericolo; anche gli errori nei compiti sono segnati in rosso; il blu, come detto, tende a "raffreddare" e calmare la mente, quindi i lampeggianti delle forze dell'ordine illuminano le scene di questo colore.
La storia e la tradizione di ogni popolo fa si che le nozioni di psicologia del colore che vanno bene per qualcuno siano per qualcun altro completamente sbagliate, fino ad essere vero il contrario: basta dire che se in occidente il colore del lutto e' il nero, in Cina e' esattamente il suo opposto, cioe' il bianco.
Detto questo non possiamo certo negare che i colori hanno una grande influenza sulla vita di tutti, e non possiamo nemmeno dimenticare il lavoro sincero e appassionato di studiosi che cercano di capire il come e il perche' di questo.
L' architettura e l'urbanistica se ne occupano per rendere l'ambiente in cui viviamo sempre piu' confortevole ed ottimale: gli ospedali hanno spesso i muri dipinti di azzurro per rilassare i pazienti, mentre il marrone e' il colore piu' comune per i pavimenti, perché ci ricorda la terra, e da una sensazione di stabilita'.
Con tristezza dobbo dire che gli studi hanno anche portato ad un modo spesso subdolo e meschino di sfruttare i colori: infatti visto che si prova disagio a stare in una stanza con i muri dipinti di rosso, gli architetti di una fabbrica giapponese hanno dipinto di rosso i muri delle toilettes per farci stare il meno possibile i dipendenti.
Naturalmente i grafici e i pubblicitari sono molto attenti all'uso che fanno dei colori, cercando di catturare il piu' possibile la nostra attenzione, giocando sui colori complementari, che tra loro si esaltano e si equilibrano allo stesso tempo: blu e arancio, rosso e verde, giallo e viola.
La moda, ovviamente, non tratta a caso i colori, e tanto meno la loro disposizione: il nero snellisce, ma indica anche un po' di voglia di solitudine; il rosso si indossa per attirare attenzione; il bianco e' sinonimo di purezza.
E' importante pero' ricordare che la natura resta la maestra piu' grande nell'uso dei colori: pensiamo al fascino dell'autunno, stagione del ricordo e del rimpianto, della riflessione, che coi suoi colori rilassanti, effetto della contemporanea presenza delle svariate tonalita' di rosso e marrone delle foglie e dell'azzurro del cielo ha ispirato tanti poeti;l'estate e' invece tanto piena di vita quanto piena di sole, con il suo giallo (colore associato alla vitalita', alla vivacità, alla leggerezza) che splende in un cielo azzurrissimo.
Quando si parla di "medicina alternativa" scopriamo che c'e' anche la cromoterapia: premesso che sempre e comunque e' bene consultare il proprio medico di fiducia, visto che con la salute non si deve scherzare mai, vediamo un po' di farci qualche idea di cosa sia questa disciplina senza dubbio tanto curiosa quanto interessante.
Cromoterapia significa "terapia del colore", quindi cura mediante "somministrazione" al paziente di un colore specifico, come se fosse una medicina.
Solo per fare qualche esempio, gli studiosi di questa disciplina hanno stabilito che il rosso (colore caldo), scalda il corpo e stimola la produzione di sangue ed indicato per combattere la depressione, ma anche utile per curare il raffreddore e il mal di gola; il verde (colore neutro), e' rilassante, favorisce la riflessione e la calma ed e'utile in caso di mal di testa.
In che modo viene "somministrato" il colore?
Essendo il colore luce, e quindi energia, la cromoterapia si basa principalmente su irradiazioni del corpo con fasci di luce colorata, in grado di stimolare le cellule e influire su nervi e organi perche' trovino il loro naturale equilibrio.
Le irradiazioni luminose sono fatte con speciali apparecchiature e filtri, ma la cromoterapia si effettua anche facendo il bagno con acque colorate con essenze naturali, oppure attraverso la meditazione, ma anche attraverso gli abiti, cioe' facendo attenzione al colore di cosa si indossa.
E' bene sottolineare che la cromoterapia, essendo in una fase sperimentale, troppo spesso finisce nel metafisico o nel fantastico, per cui e' comunque sempre meglio sentire il parere di esperti.
Una delle "porte di accesso" più verificabili attraverso le quali le radiazioni luminose agiscono sugli equilibri del nostro organismo è il Sistema Nervoso Neurovegetativo. Come verificato dalle esperienze mediche promosse dalla B&B COLORDESIGN su circa 250 soggetti, le radiazioni luminose di bassa frequenza elettromagnetica stimolano maggiormente l'attività del S.N.N.Simpatico il quale, stimolando a sua volta le ghiandole surrenali, provoca un aumento dell'adrenalina nel sangue, innalzando la frequenza cardiaca e dandoci così quella sensazione psicosomatica che chiamiamo "eccitazione", "ansia", "stato di agitazione". Il S.N.N.Parasimpatico viene invece stimolato dalle radiazioni luminose di alta frequenza e, agendo da antagonista-riequilibratore nei confronti del Simpatico, inibisce la secrezione di adrenalina abbassandoci la frequenza cardiaca e dandoci quella sensazione psicosomatica che chiamiamo "relax", "tranquillità", "pace". Perché ho scritto sensazione "psicosomatica" vi sarà ormai chiaro; la così detta "trasduzione di effetto" tra psiche e soma e viceversa, che le neuroscienze hanno messo in luce, fa sì che l'aumento della frequenza cardiaca indotta da un aumento "non basale" (cioè non normale) dell'adrenalina,stimoli a sua volta una generale attivazione di tutti i sistemi di difesa e di attenzione dell'organismo e della psiche; ci sentiamo pronti a scattare per fuggire o per difenderci, ai nostri sensi viene tolta efficacia per concentrare tute le risorse di energia disponibili ai muscoli che si sono contratti; ecco quindi che "psicologicamente" ci sentiremo eccitati o ansiosi, positivamente o negativamente a seconda del contesto e tutto questo solo perché abbiamo visto un po' di rosso? Ebbene sì!
L'esperienza non è certo nuova per l'essere umano ed è ora ormai facile comprendere la ragione per la quale il rosso ha assunto la posizione di colore simbolo di tutte quelle circostanze nelle quali i nostri avi si sentivano eccitati, ansiosi, spaventati: il sesso, il pericolo reale o quello cercato come in certi sport, la competizione, la lotta...di contro è facile immaginare il perché è il blu a simboleggiare la malinconia, la dolcezza (in senso "zuccherino"), la tenerezza, la pace quindi la fiducia e la tranquillità; quando osserviamo il blu il nostro polso rallenta, la pressione sanguigna si abbassa e quindi nel blu (e nel violetto) vediamo la cioccolata al latte, la pasta alimentare, la mozzarella, le auto delle istituzioni come Polizia e Ministeri (che dovrebbero darci tranquillità e nelle quali dovremmo avere fiducia), e quelle atmosfere notturne che stimolano l'introspezione, i ricordi e forse un po' di malinconia.