O carne, e voi mie membra, in cui trovai dimora, come mi rallegro di cuore di essere stata inviata dentro di voi, perché ogniqualvolta agiamo in armonia mi riconducete alla ricompensa eterna. S. Ildegarda di Bingen
Della dott.ssa Grazia Pallagrosi
psicologa e psicoterapeuta
Gioia e dolore, sforzo ed abbandono, senso di potenza e di fragilita': il parto e' un momento cruciale nella vita della donna, uno dei pi importanti per la psicologia del profondo. Oggi si cerca di renderlo "naturale", dopo decenni di ospedalizzazione in cui, nel nome della salute, da evento fisiologico era diventato una malattia. Ma il cammino verso l'apprendimento non e' tutto qui: porta a carpire i segreti di una rinascita interiore. Infatti dal corpo della donna, che nel dare la vita mette in scena gli splendori e la tragedie della femminilita', emergono le voci dell'inconscio. Saperle ascoltare significa riconoscere il proprio io pi profondo e liberarsi non solo dal dolore legato alla nascita, ma anche da condizionamenti che ci impediscono di vivere in piena sintonia con con il mondo. Per sfruttare quest'occasione, gli esperti consigliano il body work: lavorare sul corpo per scoprire le chiavi di una nuova vita.
Nel tessuto connettivo c'e' la memoria di cio' che abbiamo dimenticato. Lo sostiene il Dottor Massimo Soldati, psicologo, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione d'Integrazione Posturale Transpersonale. Il body work - ha spiegato - e' quell'insieme di tecniche che utilizzano il corpo come strumento di crescita interiore. Dal rebirthing alla biodanza, dalla bioenergetica al massaggio, ha il vantaggio di attivare proprio quelle aree dell'inconscio che sono pi bisognose di cure, ha spiegato. Questo perche' il corpo non mente: registra tutto quello che siamo e viviamo diventando lo specchio fisico delle nostre esperienze interiori.
La postura fisica, in particolare (il modo in cui il corpo si posiziona nello spazio), e' collegata con la postura psicologica ed emozionale, cioe' con l'atteggiamento che assumiamo nei confronti dell'ambiente e con i nostri sistemi di relazione con l'esterno.
Questa relazione e' mediata dal tessuto connettivo: un tessuto che e' diffuso in tutto l'organismo con funzioni di sostegno, protezione, nutrimento e riempimento. Pensiamo ai muscoli, ad esempio: ogni loro fibra e' avvolta da una guaina sottile ed elastica, ma anche ogni fascio di fibre e' contenuto in una guaina ed il muscolo stesso ha una guaina pi grande, sempre di tessuto connettivo, che prosegue in altre guaine che connettono e separano ogni unita' funzionale del corpo. Noi pensiamo di stare in piedi grazie alle ossa e ai muscoli, ma in realta' e' il connettivo che consente quel gioco di trazioni muscolari che ci tiene in posizione eretta. Si tratta quindi di un tessuto dall'importantissima funzione strutturale, capace di adattarsi a tutte le esigenze dell'organismo. Non a caso, quando subiamo un trauma tende a densificarsi, per proteggere la parte colpita impedendone il corretto movimento (e generando di contro uno squilibrio tensionale in tutto il corpo). In questo senso agisce come una memoria che registra non solo gli shock fisici ma anche quelli emotivi: traumi che forse abbiamo dimenticato ma che rimangono vivi condizionando anche pesantemente il nostro modo di vivere. Per rimuoverli, bisogna trovare le densificazioni ed eliminarle. Ecco perche' alle donne che decidono di avere un bambino e' utile il massaggio connettivale profondo: una tecnica di body work che, ammorbidendo il corpo e liberando la psiche, favorisce un parto pi rapido e meno doloroso. Ma, soprattutto, fornisce alla futura madre i mezzi per "rinascere" ad una vita più consapevole e serena.
Lasciarsi andare al dolore
Anche quando e' felice, la gravidanza riporta a galla il trauma della nascita ed una visione piu' o meno spaventosa del parto, tramandata anche inconsciamente da madre in figlia. Non a caso tutte abbiamo paura del dolore. C'e' chi arriva a programmare un cesareo per non soffrire. E chi sopporta stoicamente minimizzando un'emozione che, invece, va affrontata in modo consapevole.
Lavorando sul corpo - continua Soldati- si impara che l'unico mezzo per non sentire il dolore e' non opporre resistenza. Nelle prime sedute di body work, eseguendo un massaggio dolce si scoprono dei punti dolenti: sono quelli in cui il connettivo ha registrato dei traumi. L'operatore concentra infatti le manipolazioni proprio su queste aree, inducendo la paziente a sentire fino a che punto puo' "lasciare andare" (rilassare) la zona colpita. Nelle sedute successive il dolore comincia a sparire: e' segno che i tessuti si stanno ammorbidendo e che l'energia sta ricominciando a scorrere liberamente. In questo senso questo tipo di massaggio offre due vantaggi:
1) Ammorbidisce tutte le aree bloccate, liberandole da blocchi fisici e psicologici che possono rendere pi difficile la gravidanza, il parto e la vita in genere.
2) Aiuta a "sentire meno male". La reazione comune al dolore, infatti, e' quella di contrarsi: ci si irrigidisce per sentire meno male, ma in questo modo il dolore aumenta. Grazie al massaggio, si impara a restare morbidi e, in questo modo, si "lascia andare" anche il dolore.
Durante le sedute, oltre alle manipolazioni, si utilizzano il rebirthing ed altre tecniche di respirazione che consentono di riportare a galla traumi, risalenti anche al momento della nascita, che hanno condizionato il nostro modo di vivere, agire, sentire e pensare. Queste tecniche, infatti, sbloccano il flusso energetico nei meridiani (canali energetici diffusi in tutto il corpo) e vanno, per cosi' dire, a ripulire le parti "ostruite". Si libera cosi' il corpo dai suoi blocchi fisici. E nel contempo si libera l'inconscio da fardelli che fino ad ora ci hanno impedito di "spiccare il volo" verso la piena realizzazione di noi stesse. Da tutto questo, ovviamente, trae vantaggio anche il bambino: non ereditando zavorre psicologiche "gratuite", infatti, il piccolo si affaccia alla vita con la prospettiva di un futuro più facile e sereno.
Dalla teoria alla pratica
Per prepararsi al parto in questo modo bastano in media 10 sedute di integrazione posturale. Una seduta costa in media settanta euro e dura un'ora. Attenzione pero' alla scelta dell'operatore. "La mia prima esperienza col rebirthing - scrive Soldati nel bellissimo libro "Corpo e Cambiamento" (Ed. Tecniche Nuove) - fu veramente squallida e drammatica, con i denti che battevano dal freddo in una rievocazione di momenti delicati della mia primissima infanzia. Fui lasciato li' senza alcuna assistenza dai conduttori del gruppo, evidentemente impreparati a compiere una cosi' delicata funzione. Qualche tempo dopo riprovai con un esperto francese e fu meraviglioso".
Esperienza e preparazione sono quindi requisiti indispensabili dell'operatore: garantiteveli verificando che quello prescelto sia iscritto all' Associazione d'Integrazione Posturale Transpersonale, oppure che abbia studiato in California con Jack Painter (che negli anni '70 creo' l'Integrazione Posturale) o che abbia comunque ricevuto una seria formazione nelle tecniche di bodywork.
PER SAPERNE DI PIU':
LIBRI
Massimo Soldati: Corpo e cambiamento - Tecniche Nuove
O. Rank: Il trauma della nascita - Sugarco
E. L. Rossi: La psicobiologia della guarigione psicofisica - Astrolabio