"La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto."
Pablo Picasso
L’arteterapianasce verso gli anni 40-50 in America come strumento di supporto nella cura di gravi forme psichiatriche. Alcuni medici, infatti, osservarono che molti soggetti ricoverati per malattie mentali riuscivano ad esprimersi e comunicare meglio attraverso il proprio corpo, ballando o gesticolando, ed anche attraverso disegni o la modellazione della creta.
Nell'arteterapia l’uomo è infatti, considerato senza scissione fra mente e corpo, ma un tutt'uno. Il corpo è un arricchimento per la mente , è uno strumento, un canale di comunicazione, di comprensione e di esperienza per la mente. Da allora tale tecnica si è modificata e adeguata gradualmente a diverse modalità di intervento terapeutico, fino anche ad essere utilizzata oggigiorno non solo come terapia di riabilitazione e sostegno di soggetti con handicap fisici o mentali, ma anche come strumento per poter migliorare la conoscenza di se stessi, per poter ritrovare una profonda serenità interiore sempre più difficile da raggiungere nella nostra attuale e frenetica società.
Questa tecnica si basa principalmente sull’effetto immediato, spontaneo e naturale che provoca il fare prodotti manuali, cioè realizzati da soli, per cui non necessita di particolari doti naturali o la conoscenza di tecniche artistiche specifiche.Si utilizzano le immagini, le forme ed i colori, anziché le parole per poter esprimere e riconoscere sentimenti, emozioni e sensazioni che altrimenti rimarrebbero celati. E’ inoltre, una enorme soddisfazione e fonte di benessere riconoscersi in ciò che si è fatto, non tanto perché il prodotto finito ha un valore economico, ma perché attraverso la manipolazione, i gesti, il contatto con i materiali, ci si sente liberi di esprimere se stessi e a volte anche i propri disagi. Questo da anche la possibilità, attraverso il lavoro finito, di poter osservare in modo distaccato, sentimenti o emozioni non accettate e sofferte, in modo da poterne prendere le distanze, comprenderle meglio ed anche elaborarle.L’intervento di arteterapia è dunque un momento attivo in cui la persona è protagonista di quanto sta avvenendo, ed è necessario che il setting in cui si sta svolgendo tale attività sia adeguato alla situazione, cioè ci sia un clima di rilassamento e tranquillità.L'arteterapia si svolge prevalentemente in un setting dotato di materiali informi a basso costo e di spazi ampi e sicuri per consentire la libertà dei movimenti,che sono del corpo espressione non verbale. Per questa ragione alcuni esercizi preliminari di significato psicomotorio possono precedere le sedute di espressione figurativa o musicale o quant'altro. Generalmente il terapista non fa consegne particolari,nè suggerisce il tema:ma dà la consegna di non usare la parola,la voce sì,ma la parola no. L'abbigliamento deve essere informale e deve potersi sporcare,le scarpe si devono poter togliere con facilità e si deve poter camminare scalzi senza preoccupazioni. Per quanto riguarda poi i temi e i contenuti dell’opera, essi non sono mai dati precisamente dal terapeuta, per non limitare l’espressione, artistica e non, del soggetto.E’, inoltre, importante la relazione con il terapeuta, che deve creare il contesto relazionale più adatto, in cui il soggetto possa lasciarsi andare e sentirsi protetto e al sicuro.
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