E’possibile che contempliamo il mondo a rovescio e che possiamo trovare la risposta giusta cambiando il nostro punto di vista e considerandolo sotto l’altro aspetto, cioè non da fuori ma da dentro
C.G.Jung
La nostra cultura occidentale ci ha abituati a considerare la malattia come qualcosa che sta “fuori” di noi: quando ci capita la subiamo sentendoci, in qualche modo, delle “vittime”. Abbiamo sempre ritenuto il sintomo come una disgrazia e, soprattutto, qualcosa su cui noi non abbiamo “voce in capitolo”.
Questo è un punto di vista: ma, a volte, se il risultato non piace, conviene cambiarlo. Infatti, partendo da un presupposto diverso, le cose cambiano.
Immaginiamo poi di fare qualcosa che non funziona per noi, come prendere una decisione che va contro ciò che siamo realmente e ci crea tensione… non ci farebbe piacere avere un “campanello d’allarme” che ci dica molto chiaramente che quello che stiamo facendo ci fa male, che ci indichi chiaramente ciò che non dobbiamo più fare? Questa è la malattia in una prospettiva energetica. Basta capirne il linguaggio e smettere di fare ciò che ci creava tensione, e lei non ha più motivo di esistere
Quindi, se manifestiamo un sintomo, significa che la comunicazione con noi stessi non ha funzionato e ci siamo allontanati dal nostro centro. Non abbiamo ascoltato.
I sintomi ci parlano...e cosa dicono?
La risposta è semplice: ci forniscono delle informazioni che servono a tornare alla nostra integrità. E la patologia ci indica chiaramente qual è l'area della nostra vita che dobbiamo cambiare.
Il sintomo è un segnale preciso: vuol dire che non abbiamo prestato attenzione a un disagio prima; indica, in modo visibile nel corpo,quello che ci stiamo facendo dentro; dunque, esteriorizza il messaggio che non abbiamo ascoltato a livello emozionale.
C'è sempre un preciso significato dietro il sintomo e, una volta recepito l'informazione, possiamo fare le opportune correzioni lasciando andare la patologia creata.
Non esiste una netta distinzione tra psiche e soma se non tracciata dalla tagliente lama del concettualismo occidentale, taglio talmente netto che oggi in occidente psiche e soma sono studiati da due diverse branche del sapere, la medicina e la psicologia, che pretendono entrambe di avere in mano le chiavi conoscitive dell'essere umano. La psicosomatica e le discipline afferenti a questa, invece ricercano e studiano le interazioni che sussistono tra mente e corpo.Nella medicina occidentale si scambia il sintomo per la causa e si agisce chimicamente per sopprimere il sintomo, metaforicamente è un po' come tagliare il filo della spia senza risolvere il guasto, mentre la causa scatenante si manifesterà nel tempo in altra forma via via sempre più grave e con sintomi rinforzati e più acuti. Prendiamo ad esempio la febbre, che è il sintomo di un avvenuto attacco batterico e la risposta di difesa dell'organismo a quel determinato attacco, che alza la temperatura corporea per "bruciarlo", per alterare il terreno e l'habitat nei quali proliferano i batteri. A questo punto, la cultura medica occidentale ci porta ad assumere farmaci che vanno ad agire sulla termoregolazione corporea per abbassare la febbre senza prestare attenzione alle cause dello squilibrio. L'attacco batterico, è in sé non l'insediarsi dall'esterno di una malattia, ma l'abbassamento della potenzialità delle nostre difese immunitarie nel settore colpito, dovuto ad uno squilibrio interno che è alla radice di tutto. Noi stessi prepariamo il terreno a quello che poi chiamiamo "aggressione patologica esterna", interno ed esterno, come psiche e soma, hanno i contorni ed i confini sfumati e compenetrati.
Quando agenti disturbanti e perturbanti sia esterni che interni minano l'equilibrio omeostatico e psicofisico di un individuo, se non vengono immediatamente individuati e risolti, dopo un periodo più o meno breve di gonfiaggio e di incubazione, questi si muoveranno "invadendo" altri piani, livelli o componenti dell'individuo, dando vita all'evoluzione di una patologia.
Lo squilibrio e quindi i disturbi e la patologia seguiranno la via psicosomatica o quella somatopsichica a seconda di dove si trovino le proprie radici. Uno squilibrio che nasce a livello psicologico e continua ad essere alimentato e rimosso passerà, in un lasso di tempo variabile a seconda dei soggetti, della consistenza e delle variabili in gioco, al livello energetico dove si manifesterà con un abbassamento e spesso con un blocco dell'energia vitale a livello generale; da qui, se preventivamente non verrà individuato e curato passerà al livello funzionale dove comincerà a minare le funzioni psico-corporee dell'organismo in modo ancora molto sfumato e non direttamente percepibile ma dal quale si verrà a somatizzare nel livello fisico colpendo direttamente un settore od un organo, spesso in modo irreversibile, se si lascerà che la sua evoluzione patologica progredisca.
Un problema che per esempio nasce a livello psicologico e porta ad un accumulo di rabbia ed alla mancata manifestazione della collera repressa a causa di un non accettato rapporto di lavoro o di un rapporto sentimentale che vacilla, porterà, se protratto nel tempo e a seconda della soglia soggettiva di tollerabilità del dolore (in questo caso psicologico), a delle disfunzioni nella sfera energetica che potranno essere avvertite come un affievolimento dell'energia personale e della voglia di vivere e gioire, da qui passerà al livello funzionale dove si farà sentire come digestione pesante, sonnolenza, metabolismo e ritmi biologici alterati, e da dove passerà infine a scatenare le patologie (ed in molti casi le degenerazioni tumorali) legate alla sfera del fegato (organo-funzione bersaglio degli eccessi emozionali collerici).
Al contrario un problema meramente fisico potrebbe portare nel tempo ad alterazioni della sfera psichica evolvendo per la via somatopsichica, direttamente attraverso l'impulso doloroso (lesione fisica che porta squilibrio mentale per via del dolore) o indirettamente come nel caso di una mutilazione di un arto, che se non accettata, porta alla modificazione negativa della percezione del proprio corpo ed al rifiuto della propria immagine.
PSICO-NEURO ENDOCRINO IMMUNOLOGIA
La maggiore alleata della psicosomatica, avamposto nella ricerca scientifica avanzata, è costituita dalla "psico-neuro-endocrino-immunologia" che riscopre la precisa identità della malattia psicosomatica e dà ragione a quella che sembrava essere una bizzarra fantasia della M.T.C. (medicina tradizionale cinese)
Le nuove, dilatate frontiere della biologia molecolare dovute anche ad una tecnologia in rapida espansione, hanno portato alla luce le basi biologiche delle interrelazioni fra le varie parti dell'organismo. Si è dimostrata l'unitarietà del sistema nervoso con quelli endocrino e immunitario, collegati sia per via nervosa, sia per via umorale. Infatti, accanto alla connessione determinata dall'innervazione afferente ed efferente di milza, timo, linfonodi e midollo osseo, è stata individuata la presenza di neurotrasmettitori e ormoni. Il sistema endocrino infatti, condiziona gli aspetti comportamentali ed anche l'attività degli organi immunocompetenti.
Il sistema immunitario viene considerato un vero e proprio organo di senso, preposto a riconoscere schemi non cognitivi, quali virus e batteri. L'esercito di difesa dell'organismo, costituito dai linfociti, oltre a combattere le aggressioni esterne, informa il cervello in tempo reale (ecco perché le malattie infettive sono sempre accompagnate da una sensazione di malessere).
Si torna quindi ad una visione olistica dell'uomo, colto in un equilibrio globale con il concorso, anche, di messaggeri umorali. Le alterazioni di questo sistema omeostatico predispongono alle patologie ed ai blocchi energetici soprattutto nelle fasi critiche della vita quali lo sviluppo e l'invecchiamento o nei periodi particolarmente stressanti ed ad alta reattività emotiva.
Un'accellerazione ed una conferma a queste ricerche è venuta dalla scoperta del "NGF" ("Nerve Growth Factor", fattore di crescita nervoso) scoperto dalla professoressa Rita Levi Montalcini, e dei sistemi peptidergici. L'NGF è il vero coordinatore dei sistemi nervoso, endocrino ed immunitario che presiedono all'equilibrio omeostatico dell'organismo, avendo in sé la proprietà di stimolare la differenziazione di questi sistemi e favorire tra di essi la comunicazione.
Leggere il corpo significa leggere la psiche, leggere la psiche è leggere le emozioni, leggere le emozioni significa leggere il corpo.
Un corpo emozionale "ispessito" ed "appesantito", portano anche al blocco delle potenzialità e delle spontanee manifestazioni innate, istintuali e archetipiche dell'essere umano, blocco che possiamo dividere in tre diverse sfere di livellamento psicofisico e di somatizzazione a livello corporeo funzionale ed energetico:
1) Blocco energetico inferiore : repressione delle potenzialità vitali e sessuali, blocco che si manifesta psicosomaticamente nelle parti basse del corpo: gambe, bacino, organi sessuali, apparato urinario, intestini, osso sacro, l'ultima parte della colonna vertebrale e quindi la parte più bassa ed "antica" del sistema nervoso.
A livello psicologico e comportamentale-relazionale vengono inibite le funzioni sessuali ed istintuali, si instaura un calo ed un "vuoto" di energia vitale a tutti i livelli.
2) Blocco energetico superiore :repressione delle potenzialità emotive e d'amore, blocco che si manifesta psicosomaticamente nella parte alta del corpo ma che spesso innesca e comprende quello inferiore. La zona si estende dall'ombelico al collo, comprendendo gli arti superiori; è la zona del cuore, intesa anche come psichismo e del plesso solare che presiede alla funzionalità emotiva presso il sistema nervoso. A livello psicologico viene bloccata la sfera affettiva ed emotiva, la capacità di dare e ricevere amore, e la capacità di sentire con il cuore, ne conseguono individui "anestetizzati" ed insensibili, con un carico di dolore profondo che prima o poi scoppierà.
3) Blocco energetico totale : repressione delle potenzialità spirituali e di individuazione. Blocco che si manifesta psicosomaticamente nella testa ma comprende sia il blocco superiore che quello inferiore, manifestandosi come blocco totale dell'individuo.
La mente e l'intero sistema nervoso sono catturati da questa sorta di incantesimo dovuto alla mancata realizzazione dell'individuo, alla negata espressione e manifestazione delle sue intime qualità, all'annichilimento spirituale e alla scomparsa del senso e dei valori della vita, nei suoi occhi ormai spenti non si legge che il buio e l'abisso, e spesso è molto tardi, spesso difficile per riportarci la luce.
Bibliografia:
IL SISTEMA IMMUNITARIO, LA BILANCIA DELLA VITA F.Bottaccioli
MENTE & SALUTE David Lazzari
PSICONEUROIMMUNOLOGIA Francesco Bottaccioli
I SINTOMI PARLANO Rossella Panigatti