Tu sei di tua madre
lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni
William Shakespeare
Il rapporto madre–figlia e’ uno dei piu’ complessi che rimane cruciale durante tutta la vita per entrambe e diventera’ significativo per ogni rapporto che la figlia avra’ nella sua vita poiche’ prima che una donna diventi grande e’ figlia di sua madre.
Gli aspetti emotivi di questo rapporto rimangono costanti nel tempo :quando nasce una figlia c’e’ sempre la domanda :quanto sara’ simile a sua madre? Ogni madre ha delle aspettative diverse alla nascita di un bebe’.
Quando nasce un figlio la madre si aspetta che il figlio sia diverso da lei ma dalla figlia si aspetta, a livello inconscio,che sia simile a lei per quanto riguarda i valori,le idee, le sue qualita’ e che non abbia nessuno dei suoi difetti.
Queste aspettative sono per certi aspetti comprensibili ma diventano irrealistiche e problematiche se concorrono a riempire,compensare delle carenze affettive della madre ( mia figlia mi vorra’ bene sopra tutti,mai figlia e’ uguale a me, mia figlia sara’ la donna perfetta,voglio avere con mia figlia il rapporto che io desideravo con mia madre…),Queste aspettative sono insostenibili e creano via via rapporti conflittuali perche’ l’ideale che la madre proietta sulla figlia non e’ realistico.
La figlia puo’ sentirsi rifiutata nella sua unicita’ e accettata solo quando ripete il copione che la madre inconsciamente le ha assegnato.
Le frizioni nascono nell’adolescenza quando le figlie iniziano a distinguersi dalla madre per quanto riguarda le scelte,le idee….e a diventare donne con una loro personalita’.
Di solito e’ sulle figlie maggiori che si appunta la maggior parte delle aspettative una delle quali e’ di ‘trasmettere’ il ruolo, di prendersi cura di fratelli o sorelle minori,di comportarsi come‘brave donnine’.
Molte figlie minori ricevono meno attenzioni dalla madre che a tratti delega alle maggiori questo compito.
Esse hanno per molto tempo la sensazione di un ‘qualcosa che e’ loro mancato’.
La figura della madre e’ per ogni figlia un modello a cui riferirsi e apprendere in merito al futuro lavoro,relazioni con il partner, cosa aspettarsi da un uomo,amore,sessualita’,istinto e ruolo materno,accoglienza,amicizie,comportamento nella societa’….
Le aspettative sono enormi e le figlie basano la propria futura autostima e sicurezza di se’ sul ‘come’ la loro madre le percepisce e le tratta.
La cosa piu’ difficile per una madre e’ lasciar vivere la figlia come persona.
Ogni madre si preoccupa sul ‘come’ riuscira’ sua figlia a superare le difficolta’ e spera,che lo fara’, meglio di lei,spera di prendersi cura della nuova generazione ( i nipoti o le nipoti) e di sopravvivere abbastanza per trasmettere ad essi i suoi valori.
UN RAPPORTO FRA ALTI E BASSI
Il legame madre-figlia e’ fragile ma inossidabile.Molte figlie sono legate alla propria madre piu’ di quanto ne siano consapevoli.Il legame e’ forte e la inevitabile separazione e’ dolorosa.
Spesso quando questa separazione e’ difficile da parte di una madre iperprotettiva o di una figlia troppo dipendente il conflitto,in un certo senso, aiuta a prendere le distanze.Molte volte il conflitto diventa profondo e richiede molto tempo per essere ricomposto.E’ necessario ascoltare,essere flessibili,accettare che la madre ha dato alla figlia cio’ che poteva dare.E’ un passaggio importante per diventare donne con un propria identita’.E’ un questione di maturita’ e di saggezza che si costruisce negli anni, che aiuta a vedere le cose in un’altra prospettiva: quella di apprezzare cio ‘che i nostri genitori e in particolare nostra madre ci ha dato.
IL CICLO
La relazione madre –figlia segue un ciclo che puo’ apparire semplice :
Concepimento: il periodo della gravidanza
Nascita
Infanzia: la figlia dipende dalla madre,la madre insegna alla figlia come essere una donna
Adolescenza: la figlia si stacca dalla madre per ottenere la sua indipendenza
Ricerca del partner
maternita’: la figlia diventa a sua volta madre
LA FASE DELICATA DELLA ADOLESCENZA
Molte madri cercano di rivivere la loro giovinezza attraverso la vita delle loro figlie.
Possono cercare di essere piu’ amiche che madri,di orientare la vita delle figlie per vivere cio’ che a loro e’ mancato o decidere per loro per quanto riguarda il loro futuro.
La figlia puo’ allora lottare per difendere e proteggere la sua identita’,far valere i suoi desideri o identificarsi con quelli della madre. Per una figlia comunicare ‘io sono diversa’ quando dall’altra parte viene attaccata,rimproverata,giudicata porta a un disagio profondo.
Molti problemi nascono dal rapporto tossico fra madre e figlia. In primis le problematiche legate al cibo e al sesso( bulimia,anoressia,gravidanza in giovane eta’,promiscuita’..) o legate al mondo emotivo (depressione,disordine bipolare..) o al rapporto con il partner( dipendenza,partner violenti…)
Ciò che le figlie vogliono,nella fase adolescenziale, e’ una madre che le ascolti,che le supporti,che dia loro l’approvazione e che le aiuti a trovare la propria strada.
In questa fase nascono i maggiori conflitti che lasciano entrambe amareggiate.
Emergono rabbia,senso di colpa,il senso di non essere capite,di essere sottilmente manipolate,ricattate usando l’affetto.
In questa fase il ruolo della madre e’ quello di aiutare, con la sua esperienza, la figlia,ascoltare piu’ che parlare e giudicare o criticare.La figlia allora comprendera’ piu’ facilmente il punto di vista di sua madre se si sente ascoltata e capita e ne fara’ il suo punto di riferimento coltivando il dialogo e chiedendole consigli. L’ascolto e’ una dei momenti- chiave.Ascoltare… senza voler aver ragione a tutti i costi,ascoltare e accettare una visione del mondo completamente diversa che ha il diritto di essere.Ognuna ha le sue ragioni.
LA DONNA INDIPENDENTE
Una donna ( e anche un uomo naturalmente) diventa indipendente e adulta(in genere dovrebbe avvenire intorno a 30 anni di eta’) quando accetta la responsabilita’ per cio’ che pensa,decide e fa senza continuamente dare la colpa ai suoi genitori per cio’ che non ha avuto o che poteva avere.
Alcune domande che una figlia adulta puo’ farsi potrebbero essere:
-chi sono se non sono come mia madre?
-a chi e’ piu’ vicino mio padre..a me o a mia madre?
-cosa posso fare affinché mia madre mi accetti come donna adulta?
(Mettere in luce le differenze senza il bisogno di aver ragione o pretendere che una madre condivida le scelte,spesso diverse,di una figlia)
-e’ giusto essere piu’ felice di mia madre?
-perche’ voglio l’approvazione di mia madre?
Il passaggio alla fase adulta richiede una condivisione fra madre e figlia del femminile (ad esempio quando la figlia diventa ella stessa madre).Questo ruolo si capovolge quando la madre invecchia e la figlia diventa colei che si prende cura di una madre che puo’ avere problemi di salute o di autosufficienza .
LIBRI CONSIGLIATI
Erica Jong Ricorderò domani Ed. Bompiani
Janet Fitch Oleandro bianco (disponibile anche il film)
Eliacheff Heinich Madri e figlie Einaudi
Anna Salvo Madri e figlie. Legami e conflitti tra due generazioni Mondadori
Maraini, D. Salvo, A. Vegetti Finzi Madri e figlie. Ieri e oggi Laterza
Aldo Busi Manuale della perfetta mamma Mondadori